giovedì, settembre 07, 2006

Legge elettorale, l'Associazione lancia il referendum abrogativo


Legge elettorale, l'Associazione lancia il referendum abrogativo

Ritorno a un sistema uninominale maggioritario e a una democrazia partecipata.
«Il referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale è dietro l’angolo». Questo il messaggio che Gregorio Gitti, portavoce dell'Associazione per il Partito Democratico nazionale, lancia alle forze politiche parlamentari. Il Coordinamento nazionale dell’Associazione per il partito democratico ha appena approvato il testo di una petizione al Parlamento italiano per il ritorno al sistema elettorale uninominale maggioritario e ad una democrazia partecipata con la precisa intenzione di richiamare alle proprie responsabilità le forze parlamentari prima che inizi la raccolta firme per il referendum. Il testo della petizione sarà ufficialmente presentato nella Convenzione nazionale che l’Apd terrà a Napoli il prossimo 23 settembre. E’ già stato predisposto anche il quesito tecnico per il referendum elaborato dal Prof. Giovanni Guzzetta che ha definito «schizofrenico l’attuale sistema elettorale perché fa scaturire la concorrenza pure all’interno dei partiti della stessa coalizione». Questi i principi oggetto della petizione che l’Apd intende promuovere: - Ritorno al sistema maggioritario ed al collegio uninominale - Indicazione sulla scheda del candidato premier e del simbolo unitario della coalizione o del partito che si candida al governo del Paese - Disciplina delle primarie cui debbono sottoporsi i candidati alle cariche elettive ed in particolare i candidati alla guida del governo - Divieto di candidature plurime - Riconoscimento legale dello statuto dell’opposizione anche dal punto di vista finanziario ed organizzativo - Principio di corrispondenza tra liste elettorali e gruppi parlamentari, salvo la libertà di mandato del singolo parlamentare nell’ambito del solo gruppo misto - Riforma radicale del finanziamento pubblico dei partiti da realizzarsi nella forma di rimborsi elettorali erogabili solo ai gruppi parlamentari ed ai partiti rappresentati in Parlamento ed ottemperanti al regime fiscale posto a tutela della natura democratica del rispettivo ordinamento «E’ una riforma necessaria - spiega Gitti - per determinare maggioranze di governo ampie e stabili, per favorire la riduzione del numero dei partiti, per assicurare una maggiore coerenza interna delle coalizioni, per impedire alle segreterie dei partiti di scegliere gli eletti, per garantire ai cittadini il diritto di conferire responsabilità personali e di scegliere chiaramente alternative di governo». (06/09/2006)

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